Tremila società autotrasporto a rischio per crisi Artoni

Confartigianato Trasporti e Fita Cna prendono posizione sulla situazione sorta dopo la rinuncia di Fercam all'acquisizione del corriere emiliano, chiedendo l'intervento del Governo.

Una stima di Confartigianato Trasporti valuta che circa tremila imprese artigiane di autotrasporto abbiano lavorato nella vezione a diversi livelli - dal trasporto di linea alla distribuzione – per il Gruppo Artoni. Molte di tali imprese operano per la società emiliana da parecchi anni e non ricevono pagamenti di fatture da agosto scorso. "I pagamenti arretrati sono si elevata entità e rischiano di diventare la causa di fallimenti o profonde crisi aziendali", spiega il presidente dell'associazione, Amedeo Genedani.
"Non si tratta solo di tutelare i nostri associati dell'Emilia Romagna ma tutti gli autotrasportatori d'Italia; rivolgo quindi un pressante appello sia al Governo sia ai sindacati dei lavoratori affinché il senso di responsabilità prevalga e si possa arrivare a una soluzione che tuteli i posti di lavoro e non penalizzi le tante imprese artigiane che collaborano con Artoni", aggiunge Genedani.
Il presidente dell'associazione esprime anche solidarietà e comprensione agli autotrasportatori che in questi giorni stanno attuando "un pacifico presidio di fronte ai cancelli della Artoni" e li invita a "persistere nell'azione mantenendo sempre un atteggiamento responsabile ed equilibrato nella certezza che il Governo interverrà con l'autorità che gli è propria".
Sulla crisi del corriere emiliano interviene anche la Fita Cna, la cui presidente Cinzia Franchini afferma che "la crisi dell'azienda di trasporti Artoni e la mancata acquisizione da parte del gruppo Fercam di Bolzano mettono in crisi un intero comparto". Anche l'associazione della Cna chiede alla parti coinvolte nella trattativa "senso di responsabilità" e al ministero dello Sviluppo Economico l'attivazione di un Tavolo di salvaguardia.

(fonte trasportoeuropa.it)

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