Nasce l’Osservatorio dell’autotrasporto genovese

Sindacati confederali e le associazioni degli autotrasportatori hanno presentato a Genova un nuovo organismo per affrontare i problemi del porto.

Ci hanno messo una decina d'anni ma pochi giorni fa è stato finalmente costituito a Genova un nuovo organismo territoriale del quale fanno parte tutte le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali dell'autotrasporto. Confartigianato Trasporti, Cna Fita, Fai Conftrasporto, Trasportounito e le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno infatti dato vita all'Osservatorio Logistica Trasporto Merci e Spedizione Genova che, secondo le intenzioni, rappresenterà un nuovo strumento operativo utile a individuare scelte e soluzione ai problemi economici e sociali del settore dell'autotrasporto.
"L'Osservatorio opera sul territorio della Città Metropolitana di Genova, si pone come obiettivo l'individuazione di scelte e soluzioni ai gravi e annosi problemi del settore dell'autotrasporto, difficoltà connesse all'ambiente di lavoro, alla salute e sicurezza e, naturalmente, a tutto l'aspetto del processo logistico e di trasporto e dei costi che si riferiscono alla sicurezza", hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati.
L'Osservatorio si è posto il compito di verificare che le aziende di autotrasporto applichino il Contratto Nazionale Logistica Trasporto Merci e Spedizione rinnovato il 3 dicembre 2017 e che gli accordi sindacali sull'orario di lavoro del personale viaggiante siano applicati con la certezza delle retribuzioni ai lavoratori e dei costi aziendali. "Si dovrà occupare anche di vigilare sul rispetto della disciplina nazionale ed europea, non solo in materia del contrasto al dumping sociale ma anche in materia di tutela sulla concorrenza nei trasporti", ha precisato Giuseppe Bossa, coordinatore dell'Osservatorio. "Vogliamo sottolineare il grande impegno alla lotta verso il grave fenomeno del dumping sociale tra gli autisti, che si verifica puntualmente a causa dell'utilizzo distorto dei distacchi transazionali e delle somministrazioni estere di personale.
Sindacati e associazioni datoriali hanno anche denunciato il fenomeno della delocalizzazione che coinvolge molte imprese italiane che operano nel nostro territorio come imprese straniere violando i principi della disciplina nazionale ed europea 'cabotaggio e combinati' e della concorrenza sleale. Nel mirino del nuovo Osservatorio dell'autotrasporto sono finiti soprattutto i lunghi tempi d'attesa che i camion e gli autisti devono subire in determinante fasce orario per scaricare e ricaricare i container nel porto di Genova, in particolare al Voltri Terminal Europa. Gioacchino D'Andria, presidente della Fai provinciale di Genova, ha parlato di "attese per gli autisti che a volte superano anche le 4 o 5 ore incidendo negativamente sulla produttività dei mezzi stradali".
Giovanni Ciaccio, coordinatore regionale Uiltrasporti - Dipartimento Logistica Trasporto Merci, è entrato più nel dettaglio ha spiegato che "le fasce orarie più critiche al Vte sono dalle 6 alle 9 di mattina e dalle 14.30 alle 21 ed è in queste parti della giornata che si registrano i maggiori disservizi. Il terminal ha anche predisposto un'area buffer per consentire a un numero maggiori di mezzi di accedere al piazzale, ma se il terminalista non scarica il container i camion non vengono liberati". Il mondo dell'autotrasporto ha così denunciato inefficienze operative che impattano negativamente sulle imprese di autotrasporto ma che potrebbero essere risolte, o quantomeno migliorate: "Se il terminal destinasse investimenti specifici per scaricare i container dalle navi in 6-7 aree del piazzale, invece che 2-3, e migliorasse le dotazioni del terminal e la forza lavoro che è rimasta la stessa di 25 anni fa", ha concluso Ciaccio.

(fonte trasportoeuropa.it)

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