Dipendenti Artoni senza stipendio da tre mesi

La Filt Cgil ha diffuso il 30 marzo 2017 una nota con cui denuncia i mancati pagamenti dei 580 dipendenti del corriere emiliano e la situazione critica dell'indotto.

Il 5 aprile 2017 si svolgerà al ministero per lo Sviluppo Economico un incontro per avviare la procedura di cassa integrazione straordinaria per i 430 dipendenti Artoni che non passeranno a Fercam nell'ambito dell'affitto di ramo d'aziona per quindici filiali. Alla vigilia della riunione, la segretaria nazionale della Filt Cgil, Giulia Guida, chiede che l'azienda emiliana saldi gli arretrati degli stipendi di tutti i 580 lavoratori di Artoni, che non sarebbero pagati da tre mesi.
La segretaria del sindacato punta il dito contro i vertici del corriere: "Artoni, dopo aver distrutto una delle più importanti realtà del panorama della logistica nazionale, si sta dimostrando incapace di affrontare l'attuale gravissima situazione, di cui è assolutamente responsabile. Infatti, mentre i dipendenti sono abbandonati a sé stessi, senza risposte né salario, la proprietà sfugge ad ogni elementare principio di realtà e non mette in campo le azioni necessarie per affrontare, con responsabilità e rispetto per i lavoratori, il disastro creato".
Guida ricorda anche la situazione di grave crisi dell'indotto, ossia delle imprese che fornivano ad Artoni servizi di movimentazione nei magazzini e autotrasporto: "Oltre al dramma dei dipendenti una situazione analoga viene vissuta da circa 2500 addetti occupati su tutto il territorio nazionale negli appalti e nei servizi di magazzinaggio e trasporto. Occorre anche che vengano individuati, in sede istituzionale, idonei strumenti per sostenere anche tutti questi lavoratori dell'indotto per evitare un dramma sociale che investe tutto il territorio nazionale".

(fonte trasportoeuropa.it)

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