Chiesti sei anni per incidente sull’A21

Si sta svolgendo a Cremona il processo contro il rappresentante legale dell'azienda di autotrasporto la cui autocisterna ha causato il 22 luglio 2015 un incidente dove morirono tre persone, compreso l'autista del camion. L'accusa chiede sei anni di carcere perché il conducente non avrebbe rispettato i tempi di guida e riposo.

Rischia una condanna pesante Federico Bologna, legale rappresentante della STS Srl di Sarzana, imputato al processo sul grave incidente avvenuto il 22 luglio 2015 sull'autostrada A21, vicino allo svincolo di Cremona Nord, dove un'autocisterna dell'azienda di autotrasporto guidata da Alfredo Fioravanti tamponò violentemente alcune autovetture che procedevano lentamente per un cantiere stradale, causando la morte dello stesso autista e di due donne che viaggiavano su una delle autovetture tamponate. Secondo la Polizia Stradale, il cronotachigrafo dell'autocisterna sarebbe stato manomesso e il conducente avrebbe guidato negli ultimi tre giorni senza rispettare i tempi di guida e di riposo. Questa tesi nasce dalla ricostruzione del viaggio del camion, svolta dalla Polstrada di Cremona usando i documenti di trasporto, il tracciamento del telefono cellulare del conducente e i passaggi ai caselli autostradali. Questa ricostruzione ha portato l'imprenditore di Sarzana al processo perché ritenuto corresponsabile dell'incidente. Ieri in aula il pubblico ministero ha chiesto una condanna a sei anni di carcere per concorso in omicidio colposo plurimo, secondo quanto riferisce il giornale online Cremona Oggi. Il giudice dovrebbe emettere la sentenza l'11 febbraio. Tra le parti civili, oltre ai familiari delle vittime, si è costituita anche l'Inps.

(fonte trasportoeuropa.it)

I commenti sono chiusi