Caos nelle autostrade del mare della Sicilia

Dopo la chiusura della New TTT Lines e l'eliminazione della nave tra Catania e Napoli, ogni giorno decine di camion siciliano devono risalire la Penisola su strada perché manca spazio in stiva.

Le grandi manovre delle compagnie marittime che servono la Sicilia stanno penalizzando l'autotrasporto dell'isola, soprattutto quello a temperatura controllata che porta verso il continente frutta e verdura dalla parte orientale. Il punto di svolta che sta creando gravi problemi agli autotrasportatori è stata la chiusura della compagnia New TTT Lines, che ha levato due traghetti sulla rotta tra Catania e Napoli, che operavano dall'aprile del 2015. Ogni nave poteva trasportare un centinaio di veicoli industriali e il collegamento aveva un orario compatibile con le necessità degli autotrasportatori.
"I camion frigoriferi ritirano i prodotti ortofrutticoli in una fascia che va dalle 16.00 alle 20.00, per poi dirigersi verso i porti per imbarcasi. Le navi della New TTT Lines partivano alle 23.45 da Catania per arrivare la mattina successiva a Napoli e poter ripartire su strada per tutta Italia. Per esempio, si poteva arrivare entro mezzanotte al mercato ortofrutticolo di Milano", spiega un autotrasportatore siciliano a TrasportoEuropa.it. La chiusura di questa rotta, avvenuta il 22 aprile scorso ha messo in crisi questi autotrasportatori, perché le alternative o non hanno stiva sufficiente, oppure hanno orari incompatibili con le loro esigenze. In pratica, centinaia di camion sono tornati sul tutto strada, traghettando sullo Stretto di Messina.
La prima alternativa è la nave di Caronte Tourist tra Messina e Salerno, che parte dal porto siciliano alle 2.30, ma non ha stiva sufficiente per imbarcare tutti i veicoli industriali quindi molti restano a terra. Ci racconta un altro autotrasportatore: "Sabato 5 maggio la nave è arrivata nel porto di Messina intorno alle 22.30 e ha cominciato a caricare alle 23.00 con le banchine già piene di camion e a mezzanotte non si poteva più acquistare il biglietto, perché erano occupati tutti i posti. Sono riuscito a salire, ma quando la nave è salpata c'erano sul molto almeno ottanta veicoli industriali, più quelli che si erano già imbarcati sul traghetto per la Calabria e avrebbero quindi continuato il viaggio su strada".
Da Catania parte anche una linea di Grimaldi per Salerno che però secondo le nostre fonti non è adatta per chi trasporta prodotti ortofrutticoli: "La nave salpa dalla Sicilia alle 20.30 o alle 21.30, che per molti è troppo presto, tenendo conto che bisogna arrivare prima per acquistare il biglietto e imbarcare". Un altro problema su questa rotta è l'intasamento che nei giorni feriali si registra al porto di Salerno, dove i camion che scendono dalla nave proveniente dalla Sicilia s'incrociano con le bisarche che caricano gli autoveicoli nuovi e i portacontainer. Questo problema sta mobilitando gli autotrasportatori salernitani, che oggi hanno avuto un primo incontro alla sede dell'ASP, ma che nello stesso tempo hanno proclamato un fermo dal 21 al 25 maggio.
Dalla Sicilia partono anche altri traghetti, come quelli tra Catania e Napoli  o tra Termini Imerese e Civitavecchia, ma non tutti però per tipologia di nave (dedicata prevalentemente ai semirimorchi non accompagnati), per orari (incompatibili con i mercati ortofrutticoli) o per tempi di viaggio (troppo lunghi per il refrigerato accompagnato) non possono servire l'autotrasporto di prodotti ortofrutticoli. Come abbiamo detto, per molti autotrasportatori  resta solo l'alternativa del traghettamento in Calabria per poi proseguire su strada, ma anche in questo caso la situazione è difficile, come ci spiega una nostra fonte: "Su questa rotta l'offerta è comunque insufficiente e ora che si avvicina l'estate potrà accadere, come lo scorso anno, che le compagnie lascino a terra i camion per imbarcare le autovetture".
In tutti i casi, risalire l'intera Penisola su strada comporta una scelta tra due situazioni, entrambe penalizzanti per gli autotrasportatori: arrivare nei mercati ortofrutticoli dopo la chiusura, con relativa contestazione del servizio da parte dei committenti, oppure violare le norme sui tempi di guida e di riposo, con gravi rischi per la sicurezza e con la possibilità di gravi sanzioni pecuniarie se scoperti. Non ci si deve quindi sorprendere se poi la Polstrada trova numerose calamite o schede elettroniche sui cronotachigrafi, molte delle quali sono proprio sui camion refrigerati.
Nei giorni scorsi, il Gruppo Onorato ha annunciato il prossimo avvio di una linea tra Catania e Napoli con tre viaggi settimanali in entrambe le direzioni. Da Catania si avranno partenze il martedì, giovedì e sabato con navi che permettono di alloggiare gli autisti. Finora, la compagnia non ha precisato l'orario della partenza, dichiarando solamente che il viaggio avverrà di notte. Ma ovviamente l'orario dell'imbarco sarà cruciale per gli autotrasportatori siciliani. Inoltre, la frequenza è ancora insufficiente per servire la domanda, che è giornaliera.

Aggiornamento del 9 maggio 2018 - Dopo la pubblicazione di questo articolo, Grandi Navi Veloci precisa che da ottobre 2017 ha inserito una partenza da Termini Imerese a Napoli di sabato e che ha tarato altre partenze dal porto vicino a Palermo per favorire l'autotrasporto ortofrutticolo, come spiega in una nota: "Le partenze da Termini Imerese sono alle ore 02:00 dal martedì a domenica, ad eccezione della partenza del venerdì, anticipata alle ore 01:30, per permettere una maggiore competitività durante il weekend ai clienti del comparto ortofrutticolo. Inoltre è stato introdotto il collegamento con Napoli, con partenze da Termini Imerese verso Napoli il sabato alle ore 02.00 e da Napoli verso Termini Imerese il sabato alle ore 13:30, a supporto delle specifiche esigenze sia dei clienti courier sia di quelli legati al trasporto dell'ortofrutta. Inoltre, il collegamento con il terminal di Civitavecchia consente alle merci in uscita dalla Sicilia di raggiungere i mercati di riferimento entro la sera successiva".

(fonte trasportoeuropa.it)

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