Azienda autotrasporto accusata di contrabbando gasolio

La Guardia di Finanza di Gorizia ha arrestato due persone con l'accusa di avere attuato l'importazione clandestina di carburante dalla Slovenia. Sequestrati due milioni di euro.

Un percorso tortuoso, quasi da vecchio spallone, fatto con un autocisterna per evitare i controlli su strada: passaggio dalla Slovenia in Austria e ingresso in Italia dal valico di Prato della Drava, in provincia di Bolzano, poi sulla Statale 49 fino a Bressanone, ingresso nell'autostrada del Brennero, uscita ad Affi e infine un dedalo di strade secondarie fino alla destinazione finale, ossia Montichiari, dove il gasolio di contrabbando era scaricato in un punto di distribuzione, ovviamente clandestina. Ma questo complesso tracciato non è bastato per sfuggire alla Guardia di Finanza di Gorizia, che da tempo tiene d'occhio le autocisterne proprio per contrastare il crescente contrabbando di gasolio.

Paradossalmente, proprio i tragitti anomali avrebbero messo in guardia la Finanza, che ha avviato un'indagine approfondita sull'azienda di autotrasporto di Montichiari (di cui non ha rivelato il nome) proprietaria delle autocisterne. I camion caricavano il gasolio in un deposito sloveno e lo importavano i Italia con documenti che lo descrivevano come additivo per cemento. Quando le Fiamme Gialle sono entrate nel magazzino bresciano, hanno trovato due persone che scaricavano il gasolio, arrestandole in flagranza di reato per diversi reati: associazione per delinquere transnazionale, sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sugli oli minerali, frode in commercio, falsificazione dei documenti di trasporto e false classificazioni del prodotto petrolifero come lubrificante o additivo.

Per mascherare il contrabbando dal punto di vista formale, i contrabbandieri hanno compilato false lettere di vettura internazionali con nomi di società inesistenti con sede in Germania, Spagna, Grecia, Malta, Cipro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'organizzazione avrebbe venduto 1.110.000 litri di gasolio nel 2015 e 2016, per autotrazione in Lazio e Campania, causando un'evasione delle accise per 685.314 euro.
Durante la perquisizione del deposito di Montichiari, i finanzieri hanno sequestrato l'edificio, 70mila litri di gasolio, due motrici e quattro rimorchi, per un valore complessivo di due milioni di euro. Il gasolio è stato assegnato ai Vigili del Fuoco, che lo utilizzeranno per gli interventi nelle aree colpite dal terremoto di agosto. Il contrabbando di gasolio è un fenomeno in crescita. A dicembre del 2015 la Finanza ha concluso l'operazione Traffic, che che portato alla denuncia di 64 persone e al sequestro di ventuno autoarticolati.

(fonte trasportoeuropa.it)

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