Arresti e sequestri nelle coop logistica a Stradella

La Guardia di Finanza ha terminato a luglio 2018 le indagini iniziate ad aprile 2017 nella piattaforma logistica di Ceva Logistics della provincia di Pavia, rilevando nelle cooperative che vi lavoravano frodi fiscali e sfruttamento di lavoratori tramite caporalato.

In teoria erano quaranta le cooperative che lavoravano nella piattaforma logistica Ceva Logistics di Stradella, in provincia di Pavia, ma l'inchiesta degli inquirenti ha mostrato che facevano tutte capo a un gruppo di persone, usando schermi societari e prestanome. Del gruppo dirigente, definito dalla Guardia di Finanza un "sodalizio criminale", ogni componente aveva un proprio ruolo e l'obiettivo comune era "frodare l'erario e sfruttare lo stato di bisogno dei lavoratori". Fin dai primi accertamenti i Finanzieri hanno scoperto una società di lavoro interinale rumena che operava al fianco delle cooperative per la ricerca e l'impiego di manodopera non specializzata.
I militi hanno intervistato circa trecento persone che operavano nella piattaforma logistica, scoprendo così che dovevano lavorare con turni che potavano raggiungere le dodici ore senza poter pianificare riposi settimanali, ferie o aspettative retribuite. Le loro retribuzioni non erano a livello di quelle stabilite dal contratto nazionale di lavoro e addirittura i lavoratori dovevano restituire parte della retribuzione al loro "caporale". Per guadagnare ancora di più, alcune cooperative non versavano i contributi e imposte per dieci milioni di euro. Al termine dell'indagine, la Procura di Pavia ha ordinato l'arresto di dodici persone e il sequestro di quote societarie e immobili per quindici milioni di euro.

(fonte trasportoeuropa.it)

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