Arrestati due ispettori Rina per certificati a navi cargo

La mattina di mercoledì 19 aprile 2017 la Procura di Genova ha emesso due ordinanze di misure cautelari ai domiciliari per altrettanti ispettori del Registro Navale Italiano e due interdizioni per ufficiali della Capitaneria di Porto. Indagine iniziata con l'indicente della Jolly Nero.

L'inchiesta sulle cause del grave incidente del 7 maggio 2013 nel porto di Genova, dove la con-ro Jolly Nero abbatté la torre piloti causando la morte di nove persone ha avuto nuovi sviluppi sul sistema di certificazioni e controlli del Registro Navale Italiano. Durante le verifiche sulla Jolly Nero emersero alcune avarie che avrebbero contribuito a causare l'impatto con la torre piloti e che hanno spinto gli inquirenti a chiedersi perché, nonostante tali carenze tecniche, la nave avesse avuto il permesso di operare.

Così, la Guardia di Finanza ha avviato un'inchiesta sul lavoro della Capitaneria di Porto di Genova e su quello dei certificatori del Rina. Secondo gli inquirenti, tra il 2008 e il 2013 la compagnia di navigazione Messina (proprietaria della Jolly Nero) non avrebbe comunicato quindici avarie o guasti, che non sarebbero stati rilevati dal Rina e dalla Capitaneria di Porto.
Al termine dell'indagine, la Procura ha indagato ingegneri del Rina che hanno partecipato alla squadra che segue le certificazioni e i controlli sui traghetti e sui mercantili. L'indagine ha coinvolto anche un capitano di fregata e un capitano di vascello che all'epoca dell'incidente della Jolly Nero lavoravano alla Capitaneria di Porto di Genova. Le cinque persone sono accusate di falso in atti pubblici in relazione alla Jolly Nero e alla società Ignazio Messina. L'inchiesta prosegue per verificare l'esistenza di casi analoghi anche per altre compagnie marittime e gravi incidenti, tra i quali l'incendio sul traghetto Norman Atlantic.

(fonte trasportoeuropa.it)

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