Approvata cassa integrazione per dipendenti Artoni

Durante l'incontro del 7 settembre 2017 al ministero del Lavoro, i rappresentati dell'Artoni Trasporti e dei sindacati confederali hanno firmato l'accordo che sblocca la cassa integrazione. Nessuna possibilità di riprendere l'attività.

A quasi un anno dall'avvio formale della crisi del Gruppo Artoni e dopo un percorso complesso, il 7 settembre è stato finalmente firmato l'atto che assicura la cassa integrazione per i 116 ex-dipendenti di Artoni Trasporti che hanno deciso di non licenziarsi. Nella riunione, l'azienda di trasporto era rappresentata dall'amministratore straordinario, Franco Lagro, nominato dal Tribunale il 28 luglio dopo la decisione di porre Artoni Trasporti in amministrazione straordinaria. La cassa integrazione straordinaria è stata chiesta ripetutamente dai sindacati per tutelare i dipendenti dell'azienda, o almeno quelli che non hanno deciso di uscire volontariamente prima dalla compagine aziendale.
Durante l'incontro, l'amministratore straordinario ha comunicato che non ritiene possibile proseguire l'attività dell'Artoni Trasporti e che quindi avvierà la vendita degli asset, che consistono in alcuni impianti e per i quali ha già ricevuto manifestazioni d'interesse da parte di società della logistica. Fonti sindacali riferiscono che lo stato d'insolvenza sarà chiesto anche per la capogruppo Artoni Group, che possiede altri importanti impianti e che dovrebbe finire in amministrazione straordinaria.
Nell'accordo firmato il 7 settembre, i sindacati hanno ottenuto che il personale dipendente dei vari siti di Artoni Trasporti sia in qualche modo collegato alla cessione dell'impianto, così da mantenere il lavoro anche sotto il nuovo proprietario. Nell'incontro, Lagro si è impegnato anche a pagare gli stipendi di luglio, per i quali finora i lavoratori hanno ricevuto un acconto. Per agosto, invece, le retribuzioni sono assicurate dalla cassa integrazione, che se possibile sarà a rotazione.
Infatti, pare che una parte del personale resterà comunque attiva per questioni amministrative e di manutenzione, come per esempio redigere un rendiconto per l'udienza del 15 novembre, presidiare i siti per evitare intrusioni, recuperare i crediti aziendali e gestire l'amministrazione. Nell'incontro non è stata definita la durata della cassa integrazione, che è connessa alle attività di cessione degli asset aziendali e alla durata dell'incarico dell'amministratore straordinario: dopo un primo anno, potrebbe essere estesa di altri dodici mesi.
Una parte dei dipendenti di Artoni Trasporti ha rassegnato le dimissioni o ha usato scivoli di uscita. Per questi, i sindacati hanno chiesto di poter accedere al Tfr tramite il fondo di tesoreria dell'Inps, senza attende i tempi più lunghi del fondo di garanzia. Ciò può avvenire tramite una certificazione d'incapienza aziendale e l'amministratore straordinario si è impegnato per produrre la documentazione necessaria. Resta ancora sospeso il recupero da parte dei dipendenti degli stipendi arretrati fino al 3 maggio 2017, che vanno dalla crisi al riconoscimento dello stato d'insolvenza. In questo caso, i dipendenti devono avviare la procedura di recupero prevista dalla Legge.

(fonte trasportoeuropa.it)

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