Il responsabile dell'azienda proprietaria del camion che il 22 luglio 2015 causò un incidente sull'autostrada A21 è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Cremona per omicidio colposo plurimo.
Nel pomeriggio del 22 luglio 2015, un autoarticolato di un'azienda di autotrasporto di Sarzana piombò su una colonna di veicoli che procedeva lentamente a causa di un cantiere stradale sull'autostrada A21, a circa duecento metri dal casello di Cremona Nord, in direzione di Brescia. L'incidente coinvolse due autovetture e quattro veicoli industriali, uno dei quali trasportava carbonato di sodio e prese fuoco. Dalle lamiere, i soccorritori estrassero due cadaveri – tra cui quello dell'autista del camion di Sarzana – e quattro feriti gravi, uno dei quali morì in ospedale.
Le indagini della Polizia Stradale stabilirono che il grave tamponamento fu provocato dalla stanchezza dell'autista del camion che a sua volta sarebbe stata causata dai ritmi di lavoro intensi voluti dall'azienda che lo impiegava. Le rilevazioni degli agenti mostravano che il giorno dell'incidente l'autista aveva guidato per dieci ore e lo stesso sarebbe avvenuto il giorno precedente.
Per questo motivo, il titolare dell'azienda di autotrasporto venne posto sotto indagine e il Gup di Cremona chiede il rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo, con l'aggravante della colpa cosciente, perché avrebbe permesso che il suo dipendente continuasse a guidare oltre i tempi stabiliti dalla normativa. La richiesta è stata accolta e la prima udienza del processo avverrà il 27 novembre 2017.
I familiari dell'autista morto si sono costituiti parte civile e lo stesso ha fatto l'Inail, che ha dovuto risarcirli perché ha riconosciuto l'infortunio sul lavoro. L'istituto assicurativo chiederà quindi a sua volta un risarcimento al titolare dell'impresa.
(fonte trasportoeuropa.it)