Sequestro di camion Jost per dumping autisti

La Procura Federale del Belgio ha sequestrato diciannove veicoli industriali dell'azienda di autotrasporto nell'ambito di un'indagine per irregolarità nell'utilizzo degli autisti tramite società fantasma in Romania e Slovacchia, ma vorrebbe fermarne trecento.

L'indagine avviata dai magistrati belgi contro la grande azienda di autotrasporto Jost Group ha compiuto un ulteriore passo, con il sequestro di diciannove veicoli industriali e secondo il giornale La Dernière Heure i magistrati vorrebbero sequestrane almeno trecento. Si apre uno scontro legale tra l'azienda, che respinge le accuse di frode sociale e traffico di persone e che intende impedire l'ulteriore sequestro, e la Procura. Secondo l'accusa, Joast Group avrebbe usato società letterbox con sede in Romania e Slovacchia per usare 1100 autisti dell'Est nell'autotrasporto in Belgio, attuando così dumping sociale e sottraendo alla previdenza sociale 55,3 milioni di euro. Tra gli inquisiti c'è anche il Ceo della società, Roland Jost,che nel 2017 è stato arrestato insieme con altri tre dirigenti, per poi essere rilasciato. Il Gruppo è la seconda impresa di autotrasporto, per dimensione della flotta, del Belgio.
In una nota, la società dichiara di avere fiducia nella magistratura,aggiungendo però che "il Procuratore Federale continua a comunicare false informazioni alla stampa in un chiaro e poco professionale tentativo di destabilizzare il Gruppo Jost, nonostante ci neghi l'accesso al fascicolo giudiziario". La società conferma anche di essersi opposta al sequestro di trecento veicoli industriali e che finora i magistrati hanno sospeso questa azione giudiziaria. Viceversa, soddisfazione per l'indagine è espressa dal sindacato Csc Transcom, affermando che "più controlli sono essenziali per vincere la lotta contro il dumping sociale".

(fonte trasportoeuropa.it)

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