Sei arresti in Piemonte per frode in autotrasporto

A metà febbraio 2019, la Procura di Torino ha disposto misure cautelari per un giro di fatture false del valore di tre milioni per creare illeciti crediti fiscali a favore di un'impresa di autotrasporto torinese.

La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una frode fiscale organizzata da un avvocato civilista torinese e attuata da una dozzina di persone, tra cui due coniugi titolari di un'impresa di autotrasporto di Volvera operante nella logistica automotive per alcune Case automobilistiche (di cui gli inquirenti non hanno fornito il nome). Alla base della frode ci sono dieci società con sede in Piemonte e Lazio, alcune della quali "cartiere", ossia create solamente per produrre fatture per operazioni inesistenti. Queste fatture erano destinate all'impresa di autotrasporto, che le usava per produrre illeciti crediti fiscali. I profitti della frode erano poi spostati su conti correnti esteri intestati a due società, costituite appositamente a Ibiza, in Spagna, per poi riciclarli nell'acquisto d'immobili, prodotti finanziari e beni di lusso, tra cui una Ferrari 812 Superfast (da cui ha preso nome l'operazione della Finanza).
La Finanza ha anche accusato otto persone dell'organizzazione di bancarotta fraudolenta perché avrebbero causato il fallimento di due delle società che emettevano le false fatture. Non solo: le due società, pur registrando in contabilità le fatture attive, non versavano l'Iva e l'imposta sul valore aggiunto, evadendo così almeno due milioni di euro, e i loro amministratori compivano atti simulati sui propri beni per evitarne la riscossione coattiva dall'Erario.
L'inchiesta è stata piuttosto complessa, perché i Finanzieri hanno dovuto ricostruire tutti i movimenti delle operazioni illecite e individuare le società estere coinvolte, chiedendo anche la collaborazione giudiziaria internazionale. Al termine dell'indagine, la Guardia di Finanza ha arrestato sei persone, accusate di avere organizzato e gestito questa frode, mentre altre sei sono indagare a piede libero.

(fonte trasportoeuropa.it)

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